Caldo e Lavoro: conosciamo meglio i rischi

Giulia Agostinelli

18 Luglio 2023 | Sicurezza sul lavoro | 0 commenti

Le alte temperature di questi giorni che “Caronte” ha portato sulle nostre città richiamano l’attenzione su uno dei rischi lavorativi più legati a questo aspetto: il rischio da calore.

Tale eventualità riguarda quelle categorie di lavoratori che trascorrono diverse ore continuativamente in ambiente aperto (operai del settore agricolo, lavoratori del comparto edile, etc..). e si presenta nelle giornate, prevalentemente estive, in cui si registrano un’alta temperatura ed un’alta percentuale di umidità, unite eventualmente a scarsa ventilazione ed alto irraggiamento.

⚠️ Il campanello d’allarme deve scattare sempre quando i bollettini meteo prevedono una temperatura all’ombra superiore ai 30 °C e l’umidità relativa superiore al 70%. Temperature superiori a 35°C con umidità all’80% rappresentano invece situazioni di rischio elevato.

🔍 Come riconoscere una patologia da calore?

I primi segnali di pericolo di colpo di calore possono essere poco evidenti e insidiosi: riconoscerli ed effettuare una diagnosi precoce può salvare la vita.

I segni premonitori possono includere: irritabilità, confusione, aggressività, instabilità emotiva, irrazionalità e perdita di lucidità.

Vertigini, affaticamento eccessivo e vomito possono essere ulteriori sintomi.

Tremori e pelle d’oca segnalano una riduzione della circolazione cutanea, predisponendo ad un veloce aumento della temperatura.

Spesso il soggetto comincia a iperventilare per ridurre il calore.

Mancanza di coordinazione e d’equilibrio sono segni successivi, seguiti dal collasso con perdita di conoscenza e/o coma. In fase di collasso la temperatura corporea può raggiungere o superare i 42,2 °C.

🌡️ Cosa fare in caso di evento:

  • chiama subito il 118 e l’Addetto al Primo Soccorso aziendale.
  • assisti il lavoratore fino all’arrivo dei soccorsi: nel frattempo posizionalo all’ombra e al fresco, sdraiato in caso di vertigini, sul fianco in caso di nausea, mantenendo la persona in assoluto riposo.
  • slaccia o togli gli abiti;
  • raffredda la cute con spugnature di acqua fresca in particolare su fronte, nuca ed estremità o applica ghiaccio, ventilando e spruzzando acqua sulla persona infortunata.

🔰 Come proteggersi?

Questa tabella ti permette di valutare in autonomia il rischio semplicemente conoscendo temperatura e grado di umidità dell’aria. Usala preventivamente per organizzare il lavoro e per attivare al meglio le misure protettive che sto per suggerirti:

  • Programma i lavori di maggior fatica fisica in orari con temperature più favorevoli, preferendo l’orario mattutino e preserale;
  • Programma in modo che si lavori sempre nelle zone meno esposte al sole, predisponendo comunque zone ombreggiate per le pause;
  • Effettua una rotazione nel turno fra i lavoratori esposti;
  • Evita di lavorare da soli, permettendo un reciproco controllo tra gli stessi lavoratori;
  • Usa abiti leggeri di colore chiaro in tessuto traspirante e copricapo. Non lavorare esponendo la pelle nuda;
  • Prevedi pause durante il turno lavorativo in un luogo fresco, di durata rapportata alle condizioni climatiche ed alla attività fisica del lavoro (tali pause devono essere previste come misure di prevenzione da chi organizza il lavoro ed i lavoratori devono essere invitati a rispettarle; esse non devono essere lasciate alla libera decisione del lavoratore (per es.: quando ti senti stanco ti puoi fermare).
  • Rinfrescati bagnandoti con acqua fresca
  • Bevi acqua (non ghiacciata, T ottimale tra 18 e 28 °C) e fai spuntini per recuperare i liquidi e sali minerali persi con la sudorazione: bisogna bere molto anche indipendentemente dallo stimolo della sete.
  • Non bere assolutamente alcolici; consuma pasti leggeri e poveri di grassi (preferire pasta, frutta e verdura)
  • Evita di fumare
Fonti:
Università di Pisa – SPP
OSHA. Heat-related Illness Prevention Training Guide
NIOSH. Publication No. 2010–114
OSHA-NIOSH infosheet
SPISAL (Padova): “Lavoro d’ estate in condizioni di temperatura elevata: il rischio di colpo da calore”
Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna: AUSL Forlì: “ondate di calore ed attività lavorative in esterno”

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